La chiesa di Santa Maria del Rosario fu una delle più rilevanti strutture monastiche di Venezia, sia dal punto di vista religioso, sia nella dimensione artistica.
Essa è comunemente chiamata chiesa dei Gesuati, in riferimento all’ordine religioso che gestì l’annesso convento sino alla sua soppressione nel 1668 e al conseguente arrivo dei Domenicani. I gesuati officiavano nella vicina e più piccola chiesa della Visitazione, che nel Settecento risultò non più sufficiente per i vivi usi devozionali dei frati domenicani.
L’architetto Giorgio Massari eresse quindi l’attuale edificio tra il 1725 e il 1743, occupandosi non solo della parte architettonica, ma anche di tutta la decorazione scultorea interna, inclusi gli altari e l’arredo ligneo. Si tratta di uno straordinario esempio dicoerenza stilistica, quasi unico a Venezia.
La chiesa internamente è costituita da un’unica ampia navata costellata da tre altari minori per lato e da un lungo presbiteriocupolato che incornicia un possente altare con baldacchino in marmi policromi.
Accanto a Giorgio Massari, tra il 1730 e il 1748, tre illustriartisti si occuparono dell’apparato pittorico: Sebastiano Ricci,Giambattista Piazzetta e Giambattista Tiepolo.In particolare, la decorazione ad affresco del soffitto fuaffidata, a partire dal 1738, alla genialità del Tiepolo chequi rappresentò tre scene domenicane: L’istituzione delRosario, l’Apparizione della Vergine a san Domenico e laGloria di san Domenico.
Visitare questa chiesa vale la pena non solo per la qualità dell'architettura, per la straordinarietà delle opere conservate, ma anche per la sua straordinaria ubicazione presso le Zattere, zona universalmente considerata di grande bellezza.
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