La considero una meraviglia tecnologica della #Venezia rinascimentale, un simbolo della sua capacità tecnologica: la torre dell'orologio è uno dei monumenti più ammirati di #PiazzaSanMarco.
Fu edificata tra 1493 e 1499 su commissione della Repubblica, da un ignoto architetto che, per ragioni d'impiego degli ordini stilistici, si è proposto di individuare in Mauro Codussi. Certo è invece l'orologiaio che realizzò il meccanismo interno, Carlo Zuan Rainieri da Reggio.
La torre ha subito modifiche e restauri nel corso del tempo, ultimo dei quali è quello subito nel 1996.
Come si presenta oggi, essa è divisa su quattro livelli. Al piano inferiori vi è un arco che funge da ingresso alle Mercerie, da secoli arteria commerciale di Venezia che collega il cuore politico con il centro commerciale realtino. Nel secondo livello si nota uno splendido orologio astronomico che indica le 24 ore del giorno, i segni zodiacali e le fasi lunari. Nel terzo livello appare un orologio simil-digitale ottocentesco, aggiunto al precedente per maggiore sicurezza. Qui sono indicate le ore in numero romano e i minuti i numeri arabi. In alcune festività, quali l'Epifania, il meccanismo viene smontato per permettere di ripristinare l'antica usanza della giostra dei Re Magi che attorniano la Madonna con Bambino. Nel quarto livello è presente un leone marciano, fronte al quae si inginocchiava la figura di un doge, distrutta in tempi napoleonici. Infine, in sommità alla torre si trovano i celeberrimi "mori" sculture bronze meccaniche che, ogni ora, battono la campana. Benché vengano chiamati mori, queste statue raffigurano due personaggi vestiti di pelli animali, come due pastori, con le faccie di un giovane e di un vecchio, a raffigurare l'ora passata e l'ora ventura. Ogni giorno, migliaia di visitatori rimangono affascinati dal loro rintocco.